Mythos - Edizione italiana by Stephen Fry

autore:Stephen Fry [Fry, Stephen]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Salani Editore
pubblicato: 2018-10-24T09:24:02+00:00

Le nozze di Cadmo e Armonia

I Cinque Signori Fondatori di Tebe vennero chiamati ECHIONE, UDEO, CTONIO, IPERENORE e PELORO. Sotto la supervisione di Cadmo e del suo leale esercito di seguaci tiriani, a poco a poco costruirono una cittadella (Cadmeia), dalla quale prese vita una fiorente città, che col passare del tempo diventò Tebe, potente città-stato.120 Le robuste mura che la circondavano si aprivano in sette grandi cancelli di bronzo, ciascuno dedicato alla gloria di un dio dell’Olimpo.

Il muro venne costruito dai gemelli ANFIONE e ZETO, che Zeus aveva avuto da ANTIOPE, la figlia del dio del fiume locale, ASOPO. Ermete era stato amante di Anfione e gli aveva insegnato a suonare la lira. Quando venne il momento di innalzare le mura di Cadmeia, Anfione cantò accompagnandosi con la lira e le pesanti pietre portate da Zeto rimasero così incantate dalla musica che fluttuando andarono a posto da sole e i lavori terminarono in un batter d’occhio. Di conseguenza Anfione e Zeto, insieme a Cadmo, sono accreditati come cofondatori di Tebe.

Conclusa l’opera, Cadmo e Armonia cominciarono a pensare alle nozze. Discendenti dei Titani e degli dei, prima alleati e poi puniti dall’Olimpo, ma in ogni caso molto mortali e molto umani, i due potrebbero essere definiti ai nostri giorni «un’iconica coppia di potenti». La stampa e i social media odierni, mi spingo a dire, non esiterebbero a soprannominarli «i Cadmonia».

La loro condizione di amanti più in vista del mondo conosciuto implicava che il loro banchetto nuziale fosse un onore mai accordato in precedenza a un’unione di mortali, e che vi partecipassero i più grandi nomi del cielo e della terra. I doni furono stupendi. Afrodite prestò ad Armonia la sua guaina, un magico indumento intimo che aveva il potere di suscitare il più frastornante e delirante desiderio.121 Si dice che a letto Armonia fosse timida, e che il suo amore per Cadmo non fosse ancora stato consumato. La fascia, prestatale per tutta la durata della luna di miele dalla dea dell’amore e della bellezza (che forse era la madre naturale di Armonia), era dunque un dono di grande valore.

Ma nessun omaggio poteva mettere in ombra la collana che Cadmo regalò alla moglie. Era il gioiello più splendido che si fosse mai visto. Tagliato dalle migliori varietà di calcedonio, diaspro, smeraldo, zaffiro, giada, lapislazzuli, ametista, argento e oro, fece restare senza fiato gli ospiti quando lui lo allacciò al collo della sua incantevole sposa.122 Si diceva che fosse un dono di Afrodite.

Si sussurrò anche che a farla fosse stato Efesto. E si vociferò che Efesto fosse stato esortato dalla moglie Afrodite, che a sua volta era stata esortata dal suo amante Ares, il quale – come ricorderete – ce l’aveva con Cadmo che gli aveva ammazzato il drago Ismeneo. Sì, perché la scioccante verità è che la collana era maledetta. Profondamente e irreparabilmente maledetta. Miserevoli sventure e tragiche calamità si sarebbero abbattute sulla testa di chiunque la indossasse o possedesse.

Il che è in egual misura sconcertante e affascinante. Se davvero Ares

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